In questa stagione in cui tutte le creature si uniscono e copulano per generare vita e in cui, in tutta la natura, il maschile si unisce al femminile per manifestare il potere creativo dell’esistenza. . . .
Sintonizzandomi a questo, desidero sollevare il tema della relazione tra queste due potenti energie, che sono la manifestazione, nel suo aspetto duale, dell’Energia Cosmica da cui tutto proviene,.
Donne e Uomini le incorporiamo entrambe in proporzioni diverse, ma con una conflittualità interiore ed esteriore, alimentata da un pensiero che ha voluto e agito il dominio degli uomini sulle donne.
Un modo di pensare che è diventato il fondamento su cui si sono basati tutti i sistemi politici, economici, educativi e religiosi, ormai da millenni e che hanno governato e governano la maggior parte dell’umanità.. . . .
“Dividi et Impera“ è il principio fondamentale . . . ed imperversa ovunque, anche dentro di noi.. . . E’ il condizionamento che ha forgiato le nostre menti, influenzato il nostro modo di interpretare la realtà e ha determinato le nostre azioni.
Dividere e allontanare il maschile dal femminile, ha comportato una lunga e progressiva separazione non solo tra uomini e donne, ma anche da Madre Terra, dai cicli naturali, dalle leggi cosmiche, dalla fonte divina che è in noi e ovunque intorno a noi. . .
Ha privato l’umanità del valore delle Madri e quindi della Vita stessa, dei valori della cura, del nutrimento, della protezione, dell’accoglienza, della compassione, del sostegno reciproco.. . .
Allontanare, demonizzare, condannare, ripudiare, svalutare, schiacciare il femminile ( sia quello che è nelle donne, sia quello che è negli uomini), ha contribuito ad un grave sbilanciamento, a molta violenza, prevaricazione, competizione, controllo, sfruttamento, abuso, impoverimento di molti e arricchimento di pochi. . .
Ci ha derubati della nostra vera umanità, ci ha allontanati dal cuore e dalla connessione con la sacralità che è in noi e attorno a noi. . . dal sentirci parte l’uno dell’altro, ci ha impoveriti in così tanti modi e in tanti aspetti, ostacolando l’amorevole incontro con noi stesse/stessi e con l’altro, provocando ferite su ferite, dolore su dolore.
Ha creato persecutori e vittime, vincitori e vinte nell’illusione che tutto questo non avesse conseguenze pesanti anche per gli stessi vincitori e gli stessi persecutori, che si sono persi in un maschile distorto, duro, spietato, malsano anche per loro stessi e che inevitabilmente hanno pagato e stanno pagando le conseguenze.
Nessuno è solo vittima senza mai trovare il modo di farla pagare e diventare persecutore e nessuno è sempre e solo vincitore senza mai assaggiare il sapore del fallimento e della sconfitta. . .
Tutti e tutte abbiamo contribuito al sommarsi delle ferite, della separazione, dell’incomprensione, del risentimento, del conflitto.
Tutto sta venendo a galla in modo così forte, per accendere la nostra consapevolezza e spronarci al risveglio. . . .
E’ giunto il tempo di smettere di recriminare e di continuare a scaricarci addosso colpe che sembra non abbiano mai fine e di cercare continue scusanti e di coltivare reciproci rancori.
Urge prenderci finalmente le nostre reciproche responsabilità, aprire i nostri cuori agli uni e alle altre, percorrere la via del perdono e della comprensione. . .
lasciar andare i vecchi schemi distruttivi e permettere al Sacro Femminile e al Sacro Maschile di manifestarsi e di prendersi per mano. . . .
E’ il tempo di volere fortemente la riappacificazione e la riconciliazione. . . . di procedere verso la realizzazione dell’Unione Sacra e portare armonia.
la Scuola Donne del Mondo Nuovo propone il ritiro
SACRO FEMMINILE e SACRO MASCHILE:
verso la riconciliazione e l’integrazione dell’energia femminile e maschile
5 e 6 giugno 2021
rivolto a donne e uomini
https://www.donnedelmondonuovo.it/eventi/
PER TE questo video, “DALLE DONNE AGLI UOMINI” che puoi guardare qui sotto. E’ un grande spunto di riflessione ed ispirazione per noi Donne. . . . CI incoraggia a riconoscere la nostra responsabilità e il nostro bisogno di mettere pace. . . . e a camminare il sentiero della guarigione. . .
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