Con questo articolo introduco il tema della spiritualità scrivendo della pratica della Ruota dell'Anno, in cui ho trovato il modo a me consono, di dare espressione al mio bisogno di vivere la sacralità nella mia vita. Inoltre, essendo priva di connotazioni religiose, può essere praticata da chiunque desideri beneficiare della naturale saggezza che la costituisce e del suo potere trasformante. Quando si parla di Ruota dell’Anno, ci si rifà principalmente alla Ruota celtica, sebbene questa tradizione fu presente, in forma un po’ diversa, anche in altri popoli e in altre culture. La tradizione della Ruota veniva seguita da quei popoli che vivevano una stretta e profonda connessione con la natura, che percepivano come sacra nel suo straordinario potere ciclico di nascita- vita- morte –rinascita e al contempo come espressione materiale di un Tutto molto più vasto, potente e misterioso, che era ed è la Sorgente creativa di ogni cosa. Quei popoli sperimentavano i cambiamenti delle energie della terra in relazione a quelli del sole. Fluivano con essi e celebravano i nuovi passaggi stagionali salutando, riconoscendo e onorando ogni nuovo ciclo come portatore di nuovi doni, nuove risorse, nuovi cammini. Vi era la consapevolezza che la manifestazione esteriore era manifestazione di quella interiore. Riappropriandoci di questa tradizione e seguendone la pratica, ci diamo la possibilità di risvegliare in noi quella connessione con la natura che il nostro modo di vivere, incentrato sul consumismo e materialismo che ci porta a trascorrere la maggior parte del tempo dentro ad auto, mura di uffici, fabbriche e case, ha contribuito a toglierci. Ci riappropriamo anche di uno strumento che permette di connetterci maggiormente a noi stesse/i, ai nostri corpi, al nostro mondo interiore. Immergersi nella pratica della Ruota trasforma il nostro modo di vivere e percepire la vita da lineare ( come ci ha indotti e indotte a credere il sistema patriarcale ) a circolare, come di fatto è. Ritorniamo a sentire che siamo creature cicliche, attraversate/i dai cicli naturali e di farne inevitabilmente parte. Impariamo ad assecondarli e a fluire con tutti i passaggi, con ogni nuovo cammino che la Terra e il Sole ci mostrano, sintonizzando le nostre vite con loro, ritornando a sentirci in armonia con noi stesse, l’esistenza e il Pianeta. Inoltre attingiamo alle energie e alla saggezza di ogni stagione per permettere le trasformazioni necessarie, accogliendo gli insegnamenti e tutto il sostegno. . . . . . Integriamo dentro di noi tutte le energie ascoltandole, dando loro spazio e riconoscimento e permettiamo così la nostra completezza e autenticità. Essa ripropone il ciclo annuale con 8 feste, che definiscono gli 8 punti cardinali nella Ruota dell’Anno:
NORD, NORD-EST, EST, SUD-EST, SUD, SUD-OVEST, OVEST, NORD-OVEST
Le 4 stagioni, o i 4 Sabba calcolati in base all’astronomia e direttamente collegate alla posizione della terra rispetto al Sole, sono riferite ai solstizi e agli equinozi:
YULE – SOLSTIZIO D’INVERNO – 21 dicembre - ARIA – NORD
OSTARA – EQUINOZIO DI PRIMAVERA – dal 21 marzo – FUOCO – EST
LITHA – SOLSTIZIO D’ESTATE – 21 giugno – ACQUA – SUD
MABON – EQUINOZIO D’AUTUNNO – dal 21 settembre – TERRA – OVEST
A queste festività , come puoi vedere, vengono associati i quattro elementi: Aria, Fuoco, Terra, Acqua.
Le 4 Feste, o Sabba, che sono collocate a metà strada tra i Solstizi e gli Equinozi, sono invece legate ad eventi agricoli come la semina, la coltivazione, la raccolta dei prodotti della Terra, inoltre vengono corrisposti a quattro aspetti della nostra vita: FANCIULLA – AMANTE – MADRE – CRONA.
IMBOLC – LA FANCIULLA dal 2 febbraio al 21 marzo – ARIA/FUOCO
BELTANE – L’AMANTE dal 1 maggio al 21 giugno – FUOCO/ACQUA
LAMMAS – LA MADRE dal 29 luglio al 21 settembre – ACQUA/TERRA
SAMHAIN – LA CRONA dal 1 novembre al 21 dicembre – TERRA/ARIA
Tutte rientrano in festività tutt’ora celebrate in altre culture, mentre la nostra cattolica ne ha fatte proprie alcune, modificando in parte il nome e il modo di celebrarle, sebbene il significato di fondo sia rimasto quello.
La RUOTA DELL’ANNO dunque è una bussola per orientarsi nei cambiamenti della natura e in quelli della nostra vita e permette un profondo lavoro di introspezione e consapevolezza.
Vediamo qui che a ciascuno degli 8 spicchi (gli 8 Sabba), corrisponde una direzione cardinale, una stagione dell’anno solare, un elemento talvolta due, un archetipo, una fase della vita di una persona, ma quando approfondiamo, troviamo corrispondenza anche con una fase lunare, una fase del ciclo mestruale o di gestazione, una fase del ciclo della pianta.
Ogni spicchio della Ruota comprende anche i colori corrispondenti alle energie di ciascuna stagione, conformemente a come cambia il colore del mare e della terra in base alle temperature e ai colori dell’elemento di riferimento.
Comprende inoltre le creature corrispondenti alle qualità di quella stagione, con le quali ci si può risintonizzare. Include infine i simboli sacri le piante, i fiori, i frutti e gli oli essenziali che possono aiutarci ad armonizzarci con l’essenza di ogni periodo archetipico.
Possiamo a questo punto definire la pratica della Ruota dell’Anno come una pratica di spiritualità radicante che sostiene nel vivere in modo sacro la nostra vita qui nella materia, su questo pianeta, accogliendo l’espressione divina in ogni forma, in ogni mutamento, in ogni dimensione.
Ci mette in continua com-prensione di noi stesse/i nell’inter- relazione che sussiste tra noi e il Tutto.
Non separa, ma unisce. Non giudica, ma accoglie.
Nella Scuola Donne del Mondo Nuovo, sosteniamo la pratica della Ruota dell’Anno attraverso le celebrazioni di ciascuna stagione, attraverso articoli, seminari, percorsi che attingono a quegli aspetti specifici di ogni stagione che riguardano noi stesse/i.
Inoltre è un argomento di studio, teorico ed esperienziale, all’interno del programma del terzo anno della Formazione “La Donna di Luce”, anno rivolto alla Spiritualità femminile.